Il Programma Erasmus+ è il Progetto di maggior successo della UE, dato soprattutto dai ‘successi’ dei giovani che vi hanno partecipato: più opportunità di lavoro, un network internazionale, più conoscenza di lingue straniere, più confronto tra professionisti. Ecco il Plus che lo contraddistingue!
Le prospettive occupazionali di chi studia restauro sono diverse: lavorare in contesti pubblici come musei, sovrintendenze, archivi, biblioteche, per la conservazione e la manutenzione delle opere d’arte; nel campo della progettazione del restauro come liberi professionisti; nell’insegnamento e nella formazione tecnica nelle scuole e negli istituti specializzati. Tutte attività fondamentali per la tutela del nostro immenso patrimonio artistico per la preservazione della nostra cultura; in quest’ottica è importante il confronto con esperienze pratiche all’estero tese all’ampliamento delle nostre conoscenze: tecniche e pratiche, modi di intervento, approcci culturali che permettano allo studente di acquisire maggiore professionalità in un ampio contesto europeo.
Di Heritage si parla in Europa per descrivere il nostro capitale culturale di ieri, del presente e del futuro, per questo il Programma Erasmus aiuta i giovani a conoscere l’immenso patrimonio che la nostra storia ci ha consegnato. Ecco, infatti, che programmi di studio presso accademie, università e istituti di restauro offrono agli studenti di ampliare le loro conoscenze teoriche e pratiche con un semestre all’estero o attraverso un tirocinio presso realtà che avvicinino lo studente alla pratica del restauro di dipinti su varie tipologie di supporti, sperimentando, così, non solo nuove professionalità e metodi bensì anche l’applicazione di lingue straniere in un ambiente internazionale.
Un programma che rafforza le capacità individuali, contribuisce a migliorare le abilità linguistiche, apre le menti e crea connessioni ma soprattutto concorre a mettere al centro dello sviluppo di ogni singolo paese dell’UE le nuove generazioni che saranno le vere protagoniste della ripresa economica dei prossimi decenni contribuendo a creare più inclusione e tolleranza, rafforzando la ricerca in campo scientifico e tecnologico. Un programma che disincentiva il brain drain nel volere creare un confronto aperto con tutti i paesi d’Europa attraverso lo scambio reciproco e illimitato.
Questi sono alcuni dei motivi per cui andare all’estero per studio o tirocinio, mentre si sta svolgendo il percorso universitario nel proprio paese, è importante, è insostituibile oggi per essere cittadini moderni e plurilingue, è insostituibile per quei giovani che vorranno arrivare primi nell’affacciarsi al mondo del lavoro. Il progetto Erasmus da alcuni anni ha allargato la partecipazione a stati anche al di fuori della UE, offrendo così più opportunità a chi richieda una Borsa di Studio o di Tirocinio all’estero di conoscere non solo l’Europa bensì il mondo.
La resilienza che stiamo imparando durante la pandemia
Nonostante la pandemia e tutte le difficoltà che ne derivano, molti giovani stanno partendo con il programma Erasmus, infatti il programma Erasmus + non si ferma e non si fermerà anzi darà come in passato la sua spinta propulsiva per aiutare lo scambio formativo e quello delle best practices tra studenti e tra docenti e personale universitario a livello internazionale.
Nuove tecnologie e sistemi messi a punto da piattaforme specializzate contribuiscono a modernizzare l’agenda Erasmus che da anni sta sperimentando la digitalizzazione dei suoi contenuti e, quindi, la volontà di arrivare a un Erasmus Without Papers; presto un’App sarà in dotazione dello studente che vedrà così semplificata la procedura amministrativa, un processo più al passo con i tempi, più vicino alla Generazione Z quella dei digital children!
Keyword: preparare la valigia!
Se la parola chiave è mobilità, i giovani sono i primi a rispondere con oltre dieci milioni di individui in mobilità nei vari paesi della UE, oltre mezzo milione gli studenti universitari italiani che dal 1987 hanno partecipato al programma, per studiare presso altri atenei, presso istituzioni partner, o per lavorare come tirocinanti all’interno di organizzazioni, aziende, società, straniere al fine di esperire nella pratica quanto appreso in aula: il mondo fuori casa per conoscere l’Europa e diventare European Citizen nello spirito dell’Agenzia Erasmus che da oltre trent’anni promuove il progetto invitando tutti preparare la valigia!
Una valigia leggera perché tante saranno le cose da portare indietro, soprattutto, l’entusiasmo di aver conosciuto e lavorato con tanti altri giovani alla scoperta del mondo.
Prof.ssa Cinzia Pierantonelli
Istituto Restauro Roma
Laurea Magistrale in Conservazione e Restauro